LEGNANO
Emanuele Di Dio, Ermanno Ranzani, Vinicio Vinco , Carmelo Tomasello
 

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notizia del 17 novembre 2005
Mazzette e viaggi, arrestato il vice sindaco
La Nazione


Un'inchiesta su presunte tangenti versate nell'ambito del piano regolatore del Comune di Legnano, ha portato all'arresto di 4 persone. Tra queste il vice sindaco della cittadina

Milano, 17 novembre 2005 - Un'inchiesta su presunte tangenti versate nell'ambito del piano regolatore del Comune di Legnano, hanno portato, questa mattina, all'arresto di 4 persone. In carcere sono finiti il vice sindaco della cittadina, Carmelo Tomasello, un imprenditore Vinicio Vinco, un architetto Ermanno Ranzani.
Agli arresti domiciliari è finito invece Emanuele Di Dio, capo ufficio tecnico del Comune. Le ordinanze di custodia cautelare sono state chieste dal pm Francesco Prete e firmate dal gip di Milano Fabrizio d'Arcangelo.
Stando a quanto è emerso nel corso delle indagini, avviate a settembre dalla procura di Milano, attorno al piano regolatore di Legnano, approvato dal Comune nel 2001 e dalla Regione nel 2003, sarebbero state versate diverse tangenti. In particolare, secondo l'accusa, l'imprenditore Vinco avrebbe versato diverse bustarelle per ottenere l'inserimento di diversi suoi terreni tra quelli edificabili compresi nel piano, con un vantaggio economico che si aggira intorno ai 15 mld delle vecchie lire.
All'imprenditore sono stati sequestrati, stando a quanto si apprende, alcuni quaderni sui quali avrebbe annotato tutti i versamenti fatti nell'ambito di questa vicenda. 'Mazzette', ma non solo: a quanto pare Vinco avrebbe pagato anche al vicesindaco Tomasello un viaggio alle Maldive.
E' nata dalla denuncia per maltrattamenti da parte della moglie l'inchiesta del pubblico ministero Francesco Prete che vede come indagato principale l'imprenditore edile Vinicio Vinco, accusato di corruzione.
A carico dell'uomo arrestato stamattina insieme al vice sindaco di Legnano, un architetto incaricato del piano regolatore e di un capoufficio comunale, e' in corso un altro procedimento penale, che lo vede imputato per il reato di maltrattamenti in famiglia.
La moglie lo aveva denunciato a luglio e nei suoi confronti il giudice per le indagini preliminari aveva disposto il divieto di dimora nel comune di Legnano. Poi, a settembre la donna ha chiesto di essere ascoltata da un magistrato per riferire degli illeciti nelle attività imprenditoriali del marito.
Così è stato disposto l'incontro con Prete, titolare dell'inchiesta avviata in seguito per gli episodi corruttivi relativi alla variante del piano regolatore del comune di Legnano. L'inchiesta per maltrattamenti è stata svolta, invece, dal pubblico ministero Marco Ghezzi, che ha chiesto il giudizio con rito immediato per l'imprenditore.
A 41 anni l'uomo, figlio di un muratore, è oggi uno dei maggiori imprenditori del legnanese. Attraverso un'associazione temporanea di impresa, ha vinto l'appalto per la costruzione del nuovo ospedale di Legnano e di edifici civili e commerciali nei pressi dell'aeroporto di Ferno. Appalti sulla cui regolarità la Procura sta ora indagando.



 
 
 
 
 
 
 
 


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