Ultimo aggiornamento: Mercoledì, 21 Maggio, 2008 0:51
MASSA, MAZZETTE PER IL CONDONO EDILIZIO
Antonio De Vita, Katia Aramini

notizia del 25 febbraio 2007
«Il vero scandalo è l'assenza di controlli»
La Nazione

Benedetti (An): «Va sospeso il dirigente»
ARRESTI IN COMUNE: lo scandalo più grande è che per anni nessuno abbia controllato l’attivià dell’ufficio condini affidato dall’amministrazione a incarico esterno. Lo sostiene Stefano Benedetti, capogruppo di Alleanza Nazionale in consiglio comunale, secondo il quale la giunta comunale dovrebbe sollevare dai loro incarichi, in via cautelativa, il dirigente del settore urbanistica e i suoi collaboratori. Benedetti spiega: «Sembra che il sindaco e la giunta non abbiano capito realmente quale potrebbe essere la portata e quali le conseguenze dello scandalo tangenti». Secondo Benedetti, nel settore urbanistica c’è un «clima pesante», una «forte preoccupazione che coinvolge tutto il personale e genera sospetti. Non comprendo — prosegue il consigliere — come sia stato possibile affidare incarichi per centinaia di migliaia di euro a un collaboratore esterno per un periodo così lungo, senza che nessuno controllasse l’andamento di questa attività che, per ammissione del sindaco, procedeva a rilento e fino ad oggi non aveva dato risultati soddisfacenti».

SOLO ORA, a fatto accaduto, nota Benedetti, «il sindaco e la giunta dichiarano che sarà necessario trovare nuove risorse per smaltire le troppe pratiche accumulate all’ufficio condoni. Che cosa hanno fatto il geometra De Vita e la sua collaboratrice dal 25 luglio 2002, data di affidamento del progetto condono edilizio, se dopo quattro anni — chiede Benedetti al sindaco — vi siete accorti che non sono state smaltite le pratiche, per le quali sono stati pagati 190.944 euro? E perché il previsto riordino dell’archivio di pianificazione territoriale affidato all’ex Lsu è ancora in alto mare?». Benedetti ricorda poi che il geometra finito nei guai «è un iscritto alla Margherita, partito di maggioranza, rappresentato in amministrazione dal sindaco e da diversi assessori: è mai possibile che nessuno si sia mai accorto di qualcosa di strano? Perché il dirigente dell’urbanistica, dottor Venicio Ticciati, non ha mai verificato l’andamento del lavoro?». Secondo Benedetti sindaco e giunta «hanno l’obbligo morale e politico di intervenire almeno in via cautelativa sollevando dall’incarico il dirigente e i suoi più stretti collaboratori, sostituendoli con personale al di sopra di ogni sospetto».