TOSCANA
Asl 1 Massa - Il buco di 300 milioni di Euro
Jacopo Ferri - Delvino - Scarafuggi - Giannetti>
 
"Buco Asl, ecco cosa è successo"
 

Jacopo Ferri espone le conclusioni della commissione d’inchiesta

 
Cani di razza ed un allevamento di cavalli. Oltre ad auto, gioielli e Rolex. Tutti beni di lusso pagati dalla Asl 1 di Massa Carrara ai suoi dipendenti per un buco di 300 milioni di euro. Lo riporta il Fatto Quotidiano. La Procura di Massa sta indagando sui conti dell’azienda sanitaria, dopo aver trovato “anche otto milioni di spese compiute con centinaia di assegni che venivano riferiti alla gestione stralcio. Ma invece di riguardare spese sanitarie sarebbero serviti per acquistare beni di lusso”. L’ipotesi è che levrieri siano stato acquistati al posto di ambulanze. Nel registro degli indagati è stato iscritto l’ex direttore amministrativo Ermanno Giannetti, mentre le posizioni di collaboratori e parenti sono al vaglio degli inquirenti.
Gli investigatori e la Commissione d’inchiesta stanno analizzando i conti della Asl ed è sospetto il concorso di assunzione di un dipendente amministrativo bandito nel 2008, che si è concluso con 54 assunti. Lucio Barani ha riferito alla Commissione parlamentare: “Tra i vincitori del concorso risultano tra gli altri la figlia del direttore sanitario, la figlia della convivente del direttore generale, la figlia del sindaco di Carrara e dell’allora sindaco di Fivizzano (Loris Rossetti, oggi consigliere regionale del Pd)”. Una graduatoria di cui il Tar ha confermato la validità, mentre l’inchiesta penale è stata archiviata.
Maria Luisa Chincarini e Marco Manneschi, consiglieri Idv della regione Toscana, hanno detto: “La Asl di Massa Carrara ha più amministrativi di qualsiasi azienda toscana, ma continua ad assumere”. Antonio Delvino, ex direttore generale della Asl, sul bando ha dichiarato: “Due mesi dopo gli scritti mi arrivò una lettera con gli stampati delle domande dell’esame. Come a dire che gli esaminati avrebbero conosciuto i quesiti in anticipo. A riprova della mia buona fede portai tutto in Procura”. Es ammette col Fatto Quotidiano che tra i candidati promossi c’era la figlia della sua compagna, una ragazza “laureata in possesso di tutti i titoli”.
Oltre ad acquisti e bandi sorgono anche dubbi sugli ospedali in costruzione. Renzo Giusti, dell’associazione Ernesto Frediani, spiega: “A Carrara c’è un ospedale con oltre 300 posti letto ristrutturato a fine anni Novanta. A Massa una struttura della metà anni Settanta. E adesso si vuole costruire un complesso che sostituirebbe i due esistenti con un investimento di 200 milioni”. Nuovo ospedale che sarà costruito in una zona che “ricade tra quelle individuate dall’Autorità di Bacino come a rischio e pericolosità idraulica elevata”, secondo la perizia geologica di Riccardo Caniparoli.
Enrico Rossi, presidente della regione Toscana, ha dichiarato: ”La Toscana ha i conti della sanità in pari e, caso unico in Italia, i bilanci delle Asl certificati da agenzie esterne. Per verificare i conti in profondità è necessario fare così e su questo sfido anche tutte le altre Regioni a imitarci. Ne farò una battaglia personale e sono sicuro che i tecnici che oggi sono al governo capiranno bene cosa intendo. Il caso della Asl di Massa – prosegue il presidente Rossi – è esploso proprio grazie alle attività approfondite di controllo svolte dalla Regione. Quanto al mio comportamento personale lo ritengo esemplare. Non appena sono stato avvertito dai tecnici del ‘buco’ di bilancio ho portato tutto all’attenzione della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti. Ho rimosso e sostituito il Direttore generale, ho avviato verifiche sugli ultimi dieci anni di attività della Asl. Ho pareggiato i conti, facendo in modo che nello stesso tempo anche i conti generali della sanità toscana restassero in pareggio. Sfido a trovare una Regione – conclude il presidente – che abbia fatto tutto questo in circostanze analoghe. E sfido le altre Regioni a certificare i bilanci della sanità tramite agenzie esterne come fa la Toscana”.

 
antonio di pietro sito
 
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malasamita asl
Foto sopra: Franco Pugliese. Da una copertina di Lunigiana la Sera deidicata ad un inchiesta sulla malasanità in Lunigiana (1993)
 
 
 

 

 


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