Ultimo aggiornamento: Mercoledì, 21 Maggio, 2008 0:51
MILAN KUNDERA
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Bionde e brune
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«Il valzer degli addii», Milan Kundera

[...] «Tipico comportamento da bionda», disse il dottor Skreta senza il minimo stupore.
«Credete che ci sia differenza tra bionde e brune?» domando Bertlef.
«Naturalmente,» disse il dottor Skreta. «I capelli biondi e i capelli neri sono due poli opposti del carattere umano. I capelli neri significano virilità, coraggio, franchezza, azione, mentre quelli biondi sono il simbolo della femminilità, della tenerezza, dell'impotenza e della passività. Le bionde, quindi, sono doppiamente donne. Una principessa non può che avere capelli chiari. E' per questo che le donne, per essere il più possibile femminili, si tingono di biondo e mai di nero.»
«Sarebbe interessente sapere in quale modo i pigmenti esercitino il loro influsso sull'anima umana,» disse Bertlef in tono dubbioso.
«Non si tratta dei pigmenti, ma della simbologia dei colori. Una bionda si adatta inconsciamente ai propri capelli. Soprattutto se questa bionda è una bruna che si è fatta tingere di biondo. Essa vuol essere fedele al suo colore e si comporta come un essere fragile, una bambola frivola, una creatura esclusivamente preoccupata della sua apparenza. E questa creatura esige tenerezza e favori, galanteria e alimenti, non è capace di far nulla da sola, è tutta delicatezza di fuori e volgarità di dentro. Se i capelli neri diventassero una moda universale, si vivrebbe assai meglio in questo mondo. Sarebbe la riforma sociale più utile che sia mai stata realizzata»