Il Comune di Parma si costituirà parte civile in tutti quei processi in cui sono imputati dirigenti, funzionari e dipendenti dell'ente di piazza Garibaldi (società partecipate comprese) per chiedere un risarcimento. Lo ha deciso lo scorso 6 dicembre il commissario Mario Ciclosi attraverso un atto di indirizzo. Le motivazioni di questa presa di posizione sono chiare: "A fronte di recenti gravissimi episodi di rilevanza penale - si legge nel documento - che hanno quali protagonisti amministratori, dirigenti e dipendenti sia del Comune di Parma che delle società dal medesimo partecipate, indagati per i reati contro la Pubblica Amministrazione per avere posto in essere condotte contrarie al dovere di fedeltà del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio che rivesta la qualità di pubblico ufficiale" si è deciso di procedere, anche alla luce della "riprovevolezza di tali comportamenti che ledono gravemente l'immagine della Pubblica Amministrazione, mettendone in ombra autorevolezza, credibilità e prestigio".
L'obiettivo - precisa l'atto - è quello di agire nell'interesse del Comune di Parma in modo da far valere, nell'ambito del processo penale, "il proprio diritto ad essere risarcito dei danni che qualsiasi illecita condotta posta in essere contro la Pubblica Amministrazione possa arrecare o abbia arrecato all'immagine della stessa ed al pubblico erario". La delibera vuole essere anche un atto con cui si "rileva la necessità sia di porre in essere politiche di prevenzione del fenomeno corruttivo all'interno della Pubblica Amministrazione, sia di condannare le condotte delittuose" e per riaffermare all'interno del Comune di Parma "una condivisa cultura dell'eticità dei comportamenti di amministratori e funzionari pubblici, quale sinonimo di legalità e garanzia di buona amministrazione e imparzialità".
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