Mani Pulite ''poteva essere una svolta, invece e' stata tentata una restaurazione''. E' Piercamillo Davigo, ex pm del pool di Milano ed ora giudice di Cassazione, a sottolinearlo in un'intervista al Corriere della Sera. La seconda repubblica ''e' semplicemente figlia della prima. Ma la madre non era meglio: il debito pubblico che tuttora scontiamo continua ad essere il frutto prodotto in quarant'anni da quel sistema la'''. Il potere politico, denuncia Davigo, ''a fronte del quadro devastante emerso dalle indagini non si e' affatto preoccupato di prendere provvedimenti per contenere la corruzione, ma semplicemente di contrastare e rendere piu' difficili i processi''. A giudizio di Davigo, ''la cosa piu' grave e' che in questo Paese e' diventato 'normale' pensare di potersi difendere negando la legittimita' del proprio giudice: Pretendendo di fondare le sempre piu' numerose istanze di ricusazione non sulla contestazione di atti specifici ma sul fatto che un magistrato abbia, per esempio, un orientamento politico''. ''In Italia -aggiunge- ci sono meno condanne per corruzione che in Finlandia, che pero' Transparency International considera il Paese meno corrotto del mondo. Noi siamo a fondo classifica. E' l'altra scempiaggine di quanti ripetono che la corruzione e' il costo della democrazia: balle. Cosi' la democrazia ce l'hanno rubata''.
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